I gioielli degli Uffizi

I numerosi e splendidi dipinti che costituiscono il patrimonio artistico degli Uffizi sono, si sa, gioielli unici, preziosi e prestigiosi intorno ai quali si accalcano turisti da ogni parte del mondo anche solo, ultimamente, per farsi un veloce selfie.

Ma quando un piccolo gruppo di socie dell’Archivio storico del frutto e del fiore ha la fortuna di avere per guida una storica dell’arte come Silvia Malaguzzi, autrice di uno splendido libro dal titolo Diamanti Rubini e Smeraldi: Il linguaggio dei gioielli nei dipinti degli Uffizi (Nomos, 2023), allora il percorso nella bellezza si fa ancora più profondo e originale. Il 31 gennaio 2024 siamo state tutte catturate da Silvia Malaguzzi in un percorso cognitivo che ci ha portato ad apprendere quanto i pittori più famosi del Medioevo e del Rinascimento avessero conoscenza e dimestichezza con l’oreficeria e le gemme, e quanto quei monili (collane, orecchini, anelli, spille) servissero non solo per abbellire, o sottolineare uno status sociale, ma avessero anche  valenze protettive e terapeutiche, simboliche ed esoteriche. Un duplice viaggio quindi, che ha disvelato al di là del gioiello reale, decorativo, la presenza di un linguaggio spesso criptico e misterioso ma di grande fascino.

Serena Cenni

“Elisir – Nella valle alla fine del tempo”

Elisir – Nella valle alla fine del tempo di Kapka Kassabova  – Crocetti Editore, 2023

Come riprendono gli incontri, vorremmo riprendere, anche la consuetudine

a segnalare libri, articoli, eventi e quanto di significativo, per promuovere la partecipazione e arricchire le conoscenze dei soci e degli amici dell’Archivio.

Iniziamo così oggi, in concomitanza con l’Assemblea dei soci, proponendo la recensionedel“viaggio” di Kapka Kassbova, recensione che Pina Iarossi ha condiviso con noi.

A metà strada tra un diario di viaggio e un percorso di consapevolezza, questo libro di Kapka Kassabova, poetessa e scrittrice di origine bulgara, è il racconto di un ritorno alla propria terra d’infanzia, un “nostos” alla ricerca di un sapere antico legato alla natura, alle piante, un sapere capace di curare i mali del corpo e dell’anima. I luoghi percorsi e visitati sono le terre attraversate dal fiume Mesta, i paesaggi descritti sono quelli del massiccio montuoso del Rila, nei Balcani meridionali, territori che furono l’antica patria di Orfeo e dei Traci, ricchissimi di erbe medicinali (la Bulgaria è prima in Europa per l’esportazione di erbe officinali).

La narrazione si dipana in uno straordinario intreccio di storie, leggende di luoghi e di persone, uomini e donne esperti erboristi, talvolta anche mistici, depositari di antichi riti di guarigione. Si tratta di vite segnate dalla violenza e dalla persecuzione e che nonostante le avversità della storia trovano la forza di resistere e fronteggiare i nuovi tentativi di distruzione da parte di quello che chiamiamo “progresso”, attingendo ad una spiritualità legata agli antichi “mana” (poteri) di quei luoghi che si manifesta nei boschi, nelle radure, nei fiumi, nelle sorgenti e nelle erbe.

Grazie alla trasmissione di questo sapere, che è per sua natura alchemico, si può precedere verso la consapevolezza e poi la guarigione ma, come la stessa protagonista racconta, bisogna essere capaci di ascoltare se stessi e la natura nelle sue innumerevoli e infinite manifestazioni.

“Elisir “è il nome che gli antichi alchimisti davano alla sostanza dagli straordinari poteri, tra questi quello di dare l’immortalità ed essere panacea per qualsiasi malattia.

Kapka Kassabova è nata nel 1973 a Sofia, in Bulgaria dove è cresciuta in seguito si è trasferita in Nuova Zelanda ed attualmente vive in Scozia. Poetessa e scrittrice i suoi libri hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

Pina Iarossi