Proponiamo con questa rilettura, pubblicata sul n°.192 di Cultura Commestibile, l’interessante conferenza “Dalle foreste al cielo: un ponte tra natura e spiritualità” tenuta nella Sala convegni della Villa Favorita dal Dottor Roberto Fedeli, esperto in Storia del territorio e degli ambienti montani e forestali, e organizzata nel 2016 dall’Archivio Storico del Frutto e del Fiore.
Breve e spiritosa recensione del testo di Pia Pera “Verdeggiando. Male Erbe e altre delizie“, a cura di Lara Ricci. Il Sole 24 Ore. 13 maggio 2020
Il testo è la raccolta della corrispondenza settimanale di Pia sulla Domenica del Sole 24 ore dall’ottobre 2008 al 2016.
Sono stata conquistata dal titolo di questo testo, e in particolare dalla sottolineatura “male erbe e altre delizie”: l’autrice con aristocratico stile e una semplicità narrativa incantevole, esprime il suo rapporto privilegiato con la natura a cui da potere e funzione di salvifica missione. Farei ingiustizia pesante se privilegiassi un articolo del 2009 piuttosto che quello del 2012: la galleria di ritratti di piante, di giardinieri, di studiosi con cui Pia s’intrattiene in confidenziale colloquio, è essenziale, simbolica, capace di illuminare la conoscenza del mondo vegetale. Certo ho avuto le mie predilezioni, ma vi pungolo a una scoperta personale, augurandovi di trovare lo stesso piacere e quasi una felicità dell’anima come è accaduto a me, tenendolo tra le mani, a piccole e ripetute consultazioni.
Ogni articolo è corredato di una nutrita e specifica bibliografia, che, sottolineo un po’ orgogliosamente, è presente quasi tutta nella nostra Biblioteca Botanica.
Buona lettura e buon dialogo con l’Archivio Storico attraverso questo testo.
Ezia Maria Pentericci, Presidente dell’Archivio del Frutto e del Fiore
Proponiamo qui, in memoria di Mirella Billi, anglista, docente universitaria e socia onoraria del nostro Archivio, questa recensione di Serena Cenni – in Cultura Commestibile n° 176 del 18 giugno 2016 – che ricorda una bella conferenza da lei tenuta il 13 aprile 2016 su William Morris e la sua straordinaria versatilità artistica non solo come poeta e prosatore ma, soprattutto, come disegnatore ‘botanico’ attento ai dettagli naturalistici che riprodusse con grande successo in carte da parati, tessuti, arazzi, tappeti, piastrelle, rendendo più accoglienti i cupi interni vittoriani. L’immagine propone il primo disegno di Morris per carta da parati eseguito con rose nel 1862, e da lui chiamato ‘Trellis’, che darà il via a una molteplicità di innovativi disegni con garofani, margherite, tulipani, viole, crisantemi, gigli, quasi a voler riprodurre su carta la bellezza dei giardini di cui amava circondarsi. E proprio il riferimento ai ‘giardini di carta’ ci sembra quanto mai appropriato per rasserenarci in questo periodo di prove e di tristezze
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