Le iniziative dell’Archivio: gli Erbari

di Giovanni Battista Morandi
Historia botanica practica, seu plantarum, quae ad usum medicinae pertinet, Milano, Giuseppe Galeazzi, 1761

Nelle conversazioni del 19 aprile, “Il Settecento e la rivoluzione botanica”,  e del 20 aprile 2023, “Il Settecento e gli Erbari, in particolare l’erbario del Conte Palatino”, abbiamo ripreso un tema significativo per il nostro Archivio.

Già in passato l’Archivio si è interessato agli erbari, per passione e grazie a un discreto numero di testi in copia anastatica di erbari secchi o dipinti presenti nella sua biblioteca. Nel tempo, si erano tenuti incontri con vari argomenti: uno sull’ Erbario di Emily Dickinson, come già riportato su questa rubrica, una conversazione su quello di Rosa Luxemburg raccolto durante la sua detenzione, un intervento sugli erbari auto-terapici per superare momenti difficili, una conferenza  sulla  raccolta di acquarelli e tempere di Maria Alinda Bonacci Brunamonti, in relazione ad un erbario secco andato purtroppo perduto, ricordando la passione della poetessa per la flora umbra.

Per l’anno 2020 la nostra associazione aveva in programma due temi principali: la ROSA e gli ERBARI del ‘700, e prevedeva numerosi incontri e conversazioni. Siamo riusciti a concretizzare solo il primo incontro per entrambi gli argomenti. “La rosa di Paestum”,  a gennaio, e nel febbraio, “Narrazione intorno agli erbari da Joseph Pitton de Tournefort a Andreas Friedrich Happe”, relatrice la fondatrice dell’Associazione e allora Presidente Ezia Maria Pentericci. A questo avrebbe dovuto fare seguito la presentazione di diversi erbari: quello del Conte Palatino, dal titolo “L’erbario del Conte Palatino: Raccolta di ritratti di piante, di specie botaniche conosciute e rare”, quello della biblioteca di Castiglion Fiorentino, l’Hortus Siccus Pisanus; e altri.

L’arrivo della pandemia ha portato nei mesi successivi enormi limitazioni e cambiamenti, costringendoci a sospendere tutte le attività.

Con grande nostalgia e riconoscenza nei confronti di Ezia, che purtroppo non è più con noi, e con una bella dose di temerarietà, mancando la sua supervisione, ho deciso di riprendere l’argomento. Già allora sarebbe stato mio compito l’inquadramento storico della tassonomia, e da lì sono ripartita negli incontri del 19 aprile e del 20 aprile, le cui tematiche ripeteremo a settembre. In allegato una sintesi dei contenuti proposti nel 2020 e negli incontri di aprile.

Vi ricordiamo gli appuntamenti del 1 e del 15 giugno, già presentati con locandina nella segnalazione precedente.

Monica Macelloni